Una moderna offerta di mobilità intermodale
Un bel giorno per la città
Nell’ambito di una festosa cerimonia alla quale hanno preso parte numerosi rappresentanti della politica, delle amministrazioni locali, delle imprese del settore dei trasporti e dell’edilizia e altri stakeholder, il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l'assessore provinciale alla Mobilità Daniel Alfreider e il sindaco di Bressanone Peter Brunner hanno inaugurato oggi (28 maggio) il nuovo Centro di mobilità di Bressanone. "Il nuovo centro di mobilità è un nodo della mobilità intermodale pensato non solo per gli abitanti di Bressanone, ma anche per l'intero comprensorio della Valle Isarco", ha affermato il presidente Kompatscher. Aspetto non meno importante sottolineato dal presidente della Giunta, il fatto che questo progetto sia un importante tassello nel mosaico degli sforzi profusi dalla Provincia per rendere l'Alto Adige un esempio per quanto riguarda l’attenzione al clima ed alla sostenibilità ambientale.
Una moderna offerta di mobilità intermodale
In futuro, al Centro di mobilità di Bressanone, le diverse forme di mobilità - treno, autobus, bicicletta e scooter - si combineranno nel miglior modo possibile. "In questo modo il trasporto pubblico diventerà la prima scelta quando si tratta di mobilità sostenibile. Il cuore del nuovo Centro di mobilità sono i parcheggi per le biciclette, la maggior parte dei quali sono coperti, mentre altri parcheggi sicuri e con serratura saranno aggiunti entro l'estate, raggiungendo quota 1000", ha spiegato Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità. Ma al nuovo Centro di mobilità di Bressanone ci sono anche parcheggi per auto e 48 posteggi coperti per moto e scooter, ha aggiunto l’assessore.
La soddisfazione del sindaco: “Un bel giorno per la città”
Per il sindaco di Bressanone Peter Brunner, l'apertura del nuovo Centro di mobilità è la realizzazione di un desiderio a lungo coltivato. "Oggi apriamo un nuovo capitolo per la mobilità a Bressanone. Allo stesso tempo, non vediamo l'ora di accogliere in futuro ospiti vicini e lontani nel nuovo piazzale della stazione". Il sindaco Brunner ha ricevuto il premio "Stazione dell'anno" dalle mani di Walter Weiss, presidente dell'associazione Amici della Ferrovia, e Siegfried Tutzer, membro della giuria del premio. Grazie a questo premio, ogni anno viene sottolineata l'importanza delle stazioni ferroviarie per valorizzarle ulteriormente.
Dopo i saluti e la cerimonia di premiazione, il decano Florian Kerschbaumer ha benedetto il nuovo Centro di mobilità. La banda musicale Peter Mayr Pfeffersberg ha accompagnato la cerimonia.
Centro di mobilità: i dettagli tecnici
I lavori al nuovo Centro di mobilità sono stati coordinati dalla società in house STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA. "Il Centro di mobilità di Bressanone ha una superficie di quasi 20.000 m². In futuro, gli autobus si fermeranno sotto una generosa copertura, per cui i passeggeri potranno salire e scendere comodamente e al riparo dalle intemperie", spiega il direttore generale della STA Joachim Dejaco. Inoltre, alla fermata dell'autobus sarà presto disponibile un moderno sistema con dati sulle partenze e sugli arrivi in tempo reale, a cui si può già accedere tramite l'app altoadigemobilità.
Klapfer Bau, Wipptaler Bau, Goller Bögl e Marx Bau, tutte aziende locali, sono state coinvolte nella costruzione del nuovo Centro di mobilità. Oltre a NET Engineering, lo studio di ingegneria iPM di Brunico è stato responsabile della supervisione della costruzione.
Il Centro di mobilità di Bressanone è stato finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).
Una moderna offerta di mobilità intermodale
In futuro, al Centro di mobilità di Bressanone, le diverse forme di mobilità - treno, autobus, bicicletta e scooter - si combineranno nel miglior modo possibile. "In questo modo il trasporto pubblico diventerà la prima scelta quando si tratta di mobilità sostenibile. Il cuore del nuovo Centro di mobilità sono i parcheggi per le biciclette, la maggior parte dei quali sono coperti, mentre altri parcheggi sicuri e con serratura saranno aggiunti entro l'estate, raggiungendo quota 1000", ha spiegato Daniel Alfreider, assessore provinciale alla Mobilità. Ma al nuovo Centro di mobilità di Bressanone ci sono anche parcheggi per auto e 48 posteggi coperti per moto e scooter, ha aggiunto l’assessore.
La soddisfazione del sindaco: “Un bel giorno per la città”
Per il sindaco di Bressanone Peter Brunner, l'apertura del nuovo Centro di mobilità è la realizzazione di un desiderio a lungo coltivato. "Oggi apriamo un nuovo capitolo per la mobilità a Bressanone. Allo stesso tempo, non vediamo l'ora di accogliere in futuro ospiti vicini e lontani nel nuovo piazzale della stazione". Il sindaco Brunner ha ricevuto il premio "Stazione dell'anno" dalle mani di Walter Weiss, presidente dell'associazione Amici della Ferrovia, e Siegfried Tutzer, membro della giuria del premio. Grazie a questo premio, ogni anno viene sottolineata l'importanza delle stazioni ferroviarie per valorizzarle ulteriormente.
Dopo i saluti e la cerimonia di premiazione, il decano Florian Kerschbaumer ha benedetto il nuovo Centro di mobilità. La banda musicale Peter Mayr Pfeffersberg ha accompagnato la cerimonia.
Centro di mobilità: i dettagli tecnici
I lavori al nuovo Centro di mobilità sono stati coordinati dalla società in house STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA. "Il Centro di mobilità di Bressanone ha una superficie di quasi 20.000 m². In futuro, gli autobus si fermeranno sotto una generosa copertura, per cui i passeggeri potranno salire e scendere comodamente e al riparo dalle intemperie", spiega il direttore generale della STA Joachim Dejaco. Inoltre, alla fermata dell'autobus sarà presto disponibile un moderno sistema con dati sulle partenze e sugli arrivi in tempo reale, a cui si può già accedere tramite l'app altoadigemobilità.
Klapfer Bau, Wipptaler Bau, Goller Bögl e Marx Bau, tutte aziende locali, sono state coinvolte nella costruzione del nuovo Centro di mobilità. Oltre a NET Engineering, lo studio di ingegneria iPM di Brunico è stato responsabile della supervisione della costruzione.
Il Centro di mobilità di Bressanone è stato finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).