Nuovo tram a Bolzano
Via libera all'accordo politico per la realizzazione del progetto
Il progetto: 7 km, con partenza da Ponte Adige, arrivo alla stazione ferroviaria e passaggio per l'Ospedale, 17 fermate lungo il percorso e convogli lunghi almeno 40 metri. Sono i primi numeri ipotizzati per il nuovo tram che, in futuro, avrà il compito di decongestionare Bolzano dal traffico, in maniera particolare da quello dei pendolari provenienti dall'Oltradige e dalla zona di Merano. Questa mattina (2 agosto) il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, e il sindaco del capoluogo, Renzo Caramaschi, hanno raggiunto l'accordo politico che verrà messo nero su bianco non appena completato il tradizionale iter procedurale. L'intesa raggiunta, alla presenza dei vertici di STA e SASA oltre che dei funzionari di entrambe le amministrazioni, sancisce la collaborazione tra i due enti per la progettazione, la realizzazione e la gestione del tram. "Si tratta di un progetto fondamentale per la città di Bolzano - ha sottolineato Kompatscher - che contribuirà a migliorare in maniera decisiva la viabilità cittadina, e non solo. Tutta l'offerta del trasporto pubblico locale, infatti, risulterà potenziata, in maniera particolare per quanto riguarda la rotaia, così come previsto dal piano provinciale della mobilità". "
Da lungo tempo - ha aggiunto il sindaco Caramaschi - il tram era fra le priorità del Comune, e finalmente siamo giunti a compiere degli importanti passi concreti verso una soluzione in grado di migliorare la viabilità di Bolzano e la qualità di vita dei suoi abitanti". L'accordo raggiunto a Palazzo Widmann fissa tutto l'iter che dovrà essere seguito per giungere alla realizzazione dell'opera e suddivide compiti e finanziamento tra i vari soggetti coinvolti. Si partirà dall'elaborazione e approvazione entro fine 2018, da parte del Comune, del piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS), presupposto per ottenere i fondi statali previsti dal Ministero delle infrastrutture dei trasporti per progetti del genere, fondi che saranno formalmente richiesti entro ottobre 2019.
Tutta la fase di progettazione dell'opera, a partire dalla procedura per l'affidamento dell'incarico del progetto di fattibilità sarà gestita da STA Strutture trasporto Alto Adige, società in-house della Provincia, la quale avrà anche il compito di preparare il piano economico-finanziario e il cronoprogramma degli interventi. Sempre STA gestirà l'infrastruttura, compreso l'acquisto del materiale rotabile che sarà messo a disposizione di SASA. La società partecipata dei Comuni di Bolzano, Merano e Laives e della Provincia, che detiene il 17,79% delle quote, avrà infatti il compito di gestire il servizio e di integrarlo nella maniera migliore possibile con le altre linee di trasporto urbano ed extraurbano, tenuto conto del fatto che la linea di tram partirà dal centro intermodale di Ponte Adige dove è previsto un parcheggio e l'interscambio con metrobus dell'Oltradige e linea ferroviaria Merano-Bolzano.
Per quanto riguarda i costi, al netto di tutti i contributi statali ed europei, la suddivisione sarà equa: 50% a carico della Provincia, 50% a carico del Comune di Bolzano. Tutta l'operazione sarà coordinata da un comitato di indirizzo formato da presidente della Provincia, sindaco del capoluogo e presidenti di STA e SASA, che sarà affiancato da un comitato consultivo di tecnici espressione dei medesimi attori in gioco con la possibilità di ricorrere anche ad esperti esterni.
Da lungo tempo - ha aggiunto il sindaco Caramaschi - il tram era fra le priorità del Comune, e finalmente siamo giunti a compiere degli importanti passi concreti verso una soluzione in grado di migliorare la viabilità di Bolzano e la qualità di vita dei suoi abitanti". L'accordo raggiunto a Palazzo Widmann fissa tutto l'iter che dovrà essere seguito per giungere alla realizzazione dell'opera e suddivide compiti e finanziamento tra i vari soggetti coinvolti. Si partirà dall'elaborazione e approvazione entro fine 2018, da parte del Comune, del piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS), presupposto per ottenere i fondi statali previsti dal Ministero delle infrastrutture dei trasporti per progetti del genere, fondi che saranno formalmente richiesti entro ottobre 2019.
Tutta la fase di progettazione dell'opera, a partire dalla procedura per l'affidamento dell'incarico del progetto di fattibilità sarà gestita da STA Strutture trasporto Alto Adige, società in-house della Provincia, la quale avrà anche il compito di preparare il piano economico-finanziario e il cronoprogramma degli interventi. Sempre STA gestirà l'infrastruttura, compreso l'acquisto del materiale rotabile che sarà messo a disposizione di SASA. La società partecipata dei Comuni di Bolzano, Merano e Laives e della Provincia, che detiene il 17,79% delle quote, avrà infatti il compito di gestire il servizio e di integrarlo nella maniera migliore possibile con le altre linee di trasporto urbano ed extraurbano, tenuto conto del fatto che la linea di tram partirà dal centro intermodale di Ponte Adige dove è previsto un parcheggio e l'interscambio con metrobus dell'Oltradige e linea ferroviaria Merano-Bolzano.
Per quanto riguarda i costi, al netto di tutti i contributi statali ed europei, la suddivisione sarà equa: 50% a carico della Provincia, 50% a carico del Comune di Bolzano. Tutta l'operazione sarà coordinata da un comitato di indirizzo formato da presidente della Provincia, sindaco del capoluogo e presidenti di STA e SASA, che sarà affiancato da un comitato consultivo di tecnici espressione dei medesimi attori in gioco con la possibilità di ricorrere anche ad esperti esterni.