Stazioni ferroviarie: migliorare l'accessibilità
Esaminata la liniea ferroviaria Bolzano - Merano
Dopo la Venosta, la Pusteria e la linea del Brennero, anche la tratta ferroviaria Bolzano-Merano è stata esaminata su accessibilità e barriere architettoniche.
Per garantire ai viaggiatori un utilizzo sicuro e comodo del treno, ma soprattutto in piena autonomia, si punta a migliorare ulteriormente l‘accessibilità delle stazioni. Dopo i test condotti negli ultimi anni lungo le linee del Brennero, della Venosta e della Pusteria, ora è stato il turno della tratta Bolzano-Merano. Su incarico del Dipartimento provinciale mobilità, la cooperativa sociale independent L – nella sua veste di centro di competenza attivo sul territorio per l’abbattimento di barriere architettoniche – ha condotto una complessa analisi dell’accessibilità delle 10 stazioni ferroviarie operative lungo la tratta: Merano, Maia Bassa, Lana/Postal, Gargazzone, Vilpiano/Nalles, Terlano, Settequerce, Ponte Adige, Bolzano/Casanova e Bolzano sud/Fiera.
Il giudizio complessivo è "soddisfacente", come rilevato nell’incontro dell’assessore provinciale Florian Mussner con RFI (Rete ferroviaria italiana, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale), i Comuni interessati e gli esperti di independent L. "Per favorire ulteriormente il passaggio al trasporto pubblico la Provincia punta all’abbattimento delle barriere architettoniche su tutte le tratte ferroviarie in Alto Adige, visto che sempre più anziani, persone con disabilità e famiglie con bimbi scelgono di viaggiare in treno", ha detto Mussner.
Per ogni stazione è stato elaborato un piano dettagliato di adeguamento finalizzato all’eliminazione e al superamento delle barriere architettoniche. "Sono stati esaminati tutti gli spazi interni e le aree esterne confinanti, vale a dire le superfici pubbliche come parcheggi, percorsi pedonali, accessi a edifici, rampe, scale, ascensori, gradini, toilette e spazi per la gastronomia", ha spiegato Günther Ennemoser, responsabile di settore di independent L. Oltre all’accessibilità per persone con problemi motori e di deambulazione, l’analisi ha tenuto in considerazione anche le esigenze dei viaggiatori con disabilità visive e uditive. Tutti i dati rilevati saranno ora digitalizzati in collaborazione con RFI e pubblicati sul web nella piattaforma informativa provinciale dedicata alla mobilità senza barriere www.altoadigepertutti.it
Per garantire ai viaggiatori un utilizzo sicuro e comodo del treno, ma soprattutto in piena autonomia, si punta a migliorare ulteriormente l‘accessibilità delle stazioni. Dopo i test condotti negli ultimi anni lungo le linee del Brennero, della Venosta e della Pusteria, ora è stato il turno della tratta Bolzano-Merano. Su incarico del Dipartimento provinciale mobilità, la cooperativa sociale independent L – nella sua veste di centro di competenza attivo sul territorio per l’abbattimento di barriere architettoniche – ha condotto una complessa analisi dell’accessibilità delle 10 stazioni ferroviarie operative lungo la tratta: Merano, Maia Bassa, Lana/Postal, Gargazzone, Vilpiano/Nalles, Terlano, Settequerce, Ponte Adige, Bolzano/Casanova e Bolzano sud/Fiera.
Il giudizio complessivo è "soddisfacente", come rilevato nell’incontro dell’assessore provinciale Florian Mussner con RFI (Rete ferroviaria italiana, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale), i Comuni interessati e gli esperti di independent L. "Per favorire ulteriormente il passaggio al trasporto pubblico la Provincia punta all’abbattimento delle barriere architettoniche su tutte le tratte ferroviarie in Alto Adige, visto che sempre più anziani, persone con disabilità e famiglie con bimbi scelgono di viaggiare in treno", ha detto Mussner.
Per ogni stazione è stato elaborato un piano dettagliato di adeguamento finalizzato all’eliminazione e al superamento delle barriere architettoniche. "Sono stati esaminati tutti gli spazi interni e le aree esterne confinanti, vale a dire le superfici pubbliche come parcheggi, percorsi pedonali, accessi a edifici, rampe, scale, ascensori, gradini, toilette e spazi per la gastronomia", ha spiegato Günther Ennemoser, responsabile di settore di independent L. Oltre all’accessibilità per persone con problemi motori e di deambulazione, l’analisi ha tenuto in considerazione anche le esigenze dei viaggiatori con disabilità visive e uditive. Tutti i dati rilevati saranno ora digitalizzati in collaborazione con RFI e pubblicati sul web nella piattaforma informativa provinciale dedicata alla mobilità senza barriere www.altoadigepertutti.it