Elettrificazione della ferrovia Val Venosta
Prima presentazione del progetto ai Comuni confinanti
Orario cadenzato di 30 minuti, una significativa maggiore capacità e treni diretti per Bolzano: queste le misure che si concretizzeranno nei prossimi anni con l’elettrificazione della linea ferroviaria della Venosta. Il piano è stato presentato dall’assessore provinciale alla mobilità Florian Mussner e dai responsabili di STA ai sindaci dei Comuni confinanti.
L'assessore Mussner e il presidente di STA (Strutture trasporto Alto Adige Spa) Martin Ausserdorfer hanno sottolineato nell'incontro l'importanza attribuita a un percorso condiviso con i Comuni, i comprensori, i cittadini e il settore turistico, che si concretizza in un costante e capillare scambio di informazioni e nel concordare assieme tutti gli ulteriori passi.
Dopo la riattivazione della ferrovia della Venosta nel 2005, "ora è il momento di un ulteriore salto di qualità per attrezzarla e adeguarla alle esigenze attuali e future", ha detto Mussner. Con due milioni di passeggeri all'anno, la ferrovia ha più che raggiunto la sua capacità massima. Ciascuno dei treni impiegati, 11 automotrici a trazione diesel-elettrica, finora ha percorso oltre un milione di km sulla sola tratta della Venosta. Con i nuovi treni FLIRT a trazione elettrica, il cadenzamento orario ogni 30 minuti, e la possibilità del graduale collegamento diretto con Bolzano "si aprono prospettive completamente nuove", ha aggiunto l'assessore. L'elettrificazione comporta inoltre un risparmio di CO2 quantificato in 4,2 milioni di kg all'anno rispetto all'attuale trazione diesel dei convogli.
La STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA, responsabile della gestione dell'infrastruttura, ha elaborato da tempo analisi e strategie: già la prossima primavera, secondo il direttore di STA Joachim Dejaco, inizieranno i lavori concreti, buona parte di quelli preparatori è già stata completata. Sarà necessario allungare i marciapiedi, realizzare sottopassi pedo-ciclabili in alcune stazioni, intervenire sulla linea aerea per l'alimentazione. I treni FLIRT saranno dotati di un sistema di tensione di 25 kilovolt, 50 hertz e del sistema di segnalazione e protezione del treno ETCS, in modo da poter circolare sulla nuova linea elettrificata.
I costi previsti di circa 56 milioni di euro comprendono i lavori sulla tratta, lo sviluppo dei nuovi treni FLIRT con l'implementazione di un sistema di segnalamento secondo gli standard europei e la realizzazione della trazione elettrica a 25 kv. La complessità dei lavori, ha spiegato Dejaco, richiederà per due volte un'interruzione di alcune settimane del traffico ferroviario, presumibilmente nel 2017 e 2019, fasi nelle quali - sulla scorta dell'esperienza già fatta in val Pusteria - si porrà molta attenzione ad offrire un adeguato servizio di bus sostitutivi.
L'assessore Mussner e il presidente di STA (Strutture trasporto Alto Adige Spa) Martin Ausserdorfer hanno sottolineato nell'incontro l'importanza attribuita a un percorso condiviso con i Comuni, i comprensori, i cittadini e il settore turistico, che si concretizza in un costante e capillare scambio di informazioni e nel concordare assieme tutti gli ulteriori passi.
Dopo la riattivazione della ferrovia della Venosta nel 2005, "ora è il momento di un ulteriore salto di qualità per attrezzarla e adeguarla alle esigenze attuali e future", ha detto Mussner. Con due milioni di passeggeri all'anno, la ferrovia ha più che raggiunto la sua capacità massima. Ciascuno dei treni impiegati, 11 automotrici a trazione diesel-elettrica, finora ha percorso oltre un milione di km sulla sola tratta della Venosta. Con i nuovi treni FLIRT a trazione elettrica, il cadenzamento orario ogni 30 minuti, e la possibilità del graduale collegamento diretto con Bolzano "si aprono prospettive completamente nuove", ha aggiunto l'assessore. L'elettrificazione comporta inoltre un risparmio di CO2 quantificato in 4,2 milioni di kg all'anno rispetto all'attuale trazione diesel dei convogli.
La STA - Strutture Trasporto Alto Adige SpA, responsabile della gestione dell'infrastruttura, ha elaborato da tempo analisi e strategie: già la prossima primavera, secondo il direttore di STA Joachim Dejaco, inizieranno i lavori concreti, buona parte di quelli preparatori è già stata completata. Sarà necessario allungare i marciapiedi, realizzare sottopassi pedo-ciclabili in alcune stazioni, intervenire sulla linea aerea per l'alimentazione. I treni FLIRT saranno dotati di un sistema di tensione di 25 kilovolt, 50 hertz e del sistema di segnalazione e protezione del treno ETCS, in modo da poter circolare sulla nuova linea elettrificata.
I costi previsti di circa 56 milioni di euro comprendono i lavori sulla tratta, lo sviluppo dei nuovi treni FLIRT con l'implementazione di un sistema di segnalamento secondo gli standard europei e la realizzazione della trazione elettrica a 25 kv. La complessità dei lavori, ha spiegato Dejaco, richiederà per due volte un'interruzione di alcune settimane del traffico ferroviario, presumibilmente nel 2017 e 2019, fasi nelle quali - sulla scorta dell'esperienza già fatta in val Pusteria - si porrà molta attenzione ad offrire un adeguato servizio di bus sostitutivi.